Giaffa

22 settembre 2008

Anticamente uno dei porti più importanti del Mediterraneo, oggi Giaffa (Jaffa in ebraico) rappresenta uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di Tel Aviv. A pochi passi dalle lunghe spiagge si trova la Città Vecchia di Jaffa, la zona più interessante per i turisti. Si tratta di un posto quasi surreale dove potete ammirare un fantastico panorama in direzione di Tel Aviv, il tutto accompagnato dai bar deserti, da poche persone, dal silenzio e dalle tante bellezze naturali. Insomma, un'oasi di pace assoluta... e se credete nelle leggende, fermatevi lungo il ponte dei desideri, toccate il vostro segno zodiacale e rivolgetevi verso il mare per esprimere un desidero. Io ci ho provato.

Le strade lungo le quali camminerete sono molto strette e somigliano ad un labirinto in cui è molto piacevole perdersi... magari fino al porto ancora nella fase di ristrutturazione. Oltre alla Città Vecchia potete visitare la Città Nuova e il suo, molto pittoresco, mercato delle pulci in cui potete trovare davvero di tutto dai tappeti, ai vestiti, alle scarpe usate ecc. ma non dimenticate (nel periodo estivo) di munirvi di un paio di occhiali, di una efficace crema solare e di un cappello, se no rischiate di scappare a causa delle elevate temperature! Prima di lasciare Jaffa non vi dimenticate di bere una deliziosa spremuta di arance che potete trovare in uno dei numerosi chioschi lungo le strade.

Dal momento in cui basta mezza giornata per visitare questo antico porto, ho deciso di passare il pomeriggio sulla spiaggia sotto il locale "Manta Ray". Che dire? Lunedì pomeriggio, pochissime persone, sabbia dorata, il mare caldo e un ottimo caffè espresso servito sul mio asciugamano... un'immagine che si avvicina maggiormente alla mia idea del paradiso. Dopo aver trascorso del tempo sulla spiaggia mi sono avviata verso il più famoso mercato di Tel Aviv, il mercato Carmel. Si tratta di un mercato abbastanza piccolo e caotico che vende la frutta (mi sarei portata a casa tutte le angurie in quanto attratta dal loro colore completamente diverso da quello a cui sono abituata), le spezie, il cibo, i vestiti ecc. Successivamente, gironzolando senza una meta precisa e gustandomi un buonissimo succo di anguria fresca, comprato in uno dei numerosi juice bar sparsi per la città, mi sono avviata verso Ben-Yehuda Street alla ricerca di un ristorante italiano che mi era stato consigliato. Il nome del ristorante è "Ernesto" e serve tutti i piatti romani (non c'è la pizza) davvero gustosi. Vi consiglio di provare la specialità della casa, i ravioli in salsa rosa oppure le fettuccine primavera preparate con tanto peperoncino, pomodori pachino, aglio e rucola, che dire? Gnam, gnam! I prezzi sono un pochino più alti rispetto all'Italia (circa 12 euro per un piatto di pasta) ma ne vale la pena. Qui non dovete lasciare il 10% di mancia che di solito si lascia, in quanto è già inclusa nel prezzo.